martedì 4 aprile 2017

Ciaone Ferradini: come ti rivoluziono il Teorema

Fonte: wikipedia.org
Se pensate che Marco Ferradini sia un buon love-coach, vi sbagliate, cari i miei lettori Y: sarebbe come chiedere al generale Tito di insegnarvi a essere buoni e misericordiosi. La regola tutta Anni 80 del "prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore, non farti vivo e quando la chiami, fallo come fosse un favore", non vale più. Basta con le spremute di cuore (Ferradini, ma questa come te la sei inventata?): vogliamo fatti. Poche azioni ma portate a termine dignitosamente una per volta, tanto due cose insieme non riuscite geneticamente a farle. Vi faccio un regalo, cuccioli smarriti nell'universo femminile: seguite queste 10 dritte e... vedrai che una donna è già in cerca di te:

1) FATE LA PRIMA MOSSA. Non lasciateci il tempo di inventarci una scusa per chiedervi l'amicizia su FaceBook. Siate intraprendenti, spremetevi le meningi (insieme al cuore) e trovate un caspita di modo per contattarci. Pensate che ai tempi del buon Ferradini si doveva chiedere l'ora per approcciare con l'altro sesso: ora basta un click e diventiamo prematuramente "amici".
2) CORTEGGIATECI. Con questo non chiediamo di trovarvi sotto casa a strimpellare il mandolino accompagnati da un cantante neomelodico di Secondigliano. Stateci dietro ma con moderazione. Per inciso, i fiori ci piacciono.
3) SIATE INTERESSANTI. Fate qualcosa di insolito per attirare la nostra attenzione, iniziate una conversazione brillante che possa farci venire voglia di conoscervi. Grazie ai social ora è tutto più facile e potete reperire in fretta informazioni preziose sui nostri interessi. Ergo, se postiamo foto di animali in cerca di casa, va da sé che abbiamo un debole per le bestioline a quattro zampe: non raccontateci che ieri siete andati a caccia e avete realizzato dei portapenne in pelle di orso perché vi segnaleremo a Zuckerberg
4) RISPONDETE. E' fastidioso non ricevere una risposta a un messaggio. Sempre. Non togliete fuori la scusa del non avere tempo. Ricordatevi che ormai è facile smascherarvi: WhatsApp non è figlio di Maria e ci fa la spia su quando siete online e non state salvando vite in sala operatoria. Si esonera da questo imperativo solo Gino Strada, ovviamente.
5) FATECI DELLE SORPRESE. Ci piacciono un casino. Non vogliamo diamanti né abiti costosi (poi, certo, se optate per questo tipo di investimento, non fingeremo dispiacere). Vogliamo credere che avete pensato a noi anche solo per un minuto della vostra intensissima giornata (ma tutti manager FIAT, 'sti uomini?). Veniteci a trovare fuori dall'ufficio per un caffè, preparateci una torta, comprateci un pacchetto di cingomme, anche del discount vanno bene: con meno di due euro svoltate la serata.
6) NON DETTAGLIATE IL VOSTRO PASSATO. Ai fini del rapporto con noi non è rilevante sapere che belle gambe aveva Tizia, che gnocca fotonica era Caia e tanto meno quanto ridevate con Sempronia. La competizione è donna, così come la scenneggiatura cinematografica: parte il film, è più forte di noi. E vi daremo uno schiaffo nel bel mezzo della cena perché ci siamo immaginate una vacanza alle Seychelles con Sempronia, anche se tutto ciò non è mai accaduto.
7) FATECI SENTIRE SPECIALI. Sappiamo di non essere perfette, ma ricordateci ogni tanto perché state con noi e non con quella capra di Sempronia.
8) COINVOLGETECI NELLA VOSTRA VITA. E vi lasceremo tutto lo spazio di cui avete bisogno. Sembra paradossale, ma è così: se ci coinvolgete in alcune delle attività che prediligete, escluse le gare di rutti al bar, non ci sentiremo minacciate dai territori sconosciuti in cui pascolate da soli.
9) SCRIVETE CON ATTENZIONE. Gli errori di grammatica sono un anticoncezionale infallibile. Se non vi sentite esattamente Mister Treccani, inserite il correttore automatico, così eviterete di scriverci: "Ai li occhi belli, ce da dirlo". Se vi ostinerete a sfidare la nostra pazienza linguistica, la conseguenza sarà una denuncia per istigazione al suicidio... della lingua italiana.
10) ASPETTATECI. Abbiamo paura quanto voi, non stiamo cercando un marito per metter su famiglia. Ma se non insistete almeno un po', convinti di trovare chissà quali opportunità altrove, ci sentiremo di non aver fatto la differenza. E quando ricomparirete fischiettando dopo qualche mese, come vostro solito, punteremo il dito dritto dritto sul tasto "blocca".

Su una cosa però avevi ragione, Marco: non esistono leggi d'amore, basta essere quello che sei. Però se vi sforzate un pochino, male non vi fa.

domenica 15 gennaio 2017

La singletudine delle Numero Uno

Caro Paolo Giordano, perdona la storpiatura del titolo che ti ha reso famoso, ma no, di parlare di solitudine non me la sento. E non sarei onesta: nessuno è meno solo di una donna single. Le donne single sono un po' come la borghesia in piena Rivoluzione francese: la classe emergente che tiene le redini del potere lasciando agli altri la convinzione di farlo.
Sabato sera a cena ho contato le donne single sedute a tavola con me e la domanda lubraniana è sorta spontanea: perché? Belle, intelligenti, socievoli, divertenti... Alcune tra le donne più brillanti e di classe che conosco sono attualmente single (o S.N.E.E.T., che dir si voglia) e fanno una fatica ercoliana a trovare un partner all'altezza.
Secondo un attendibilissimo studio condotto dalla rivista scientifica Sex and the City Journal, "se un uomo ha più di trent'anni ed è single ha qualcosa che non va. È darwiniano: la natura li elimina affinché non propaghino la specie". Quindi se sommiamo questa selezione naturale alla disparità percentuale a livello mondiale, il gioco è presto fatto: non c'è trippa per gatte, donzelle care. Finite le taglie, i colori e i modelli, peggio dei saldi di fine febbraio.
Le amiche impegnate la fanno facile: "Siete troppo selettive! Dovete dare la possibilità ai ragazzi di farsi conoscere!" Riporterò un recente esempio a nostra discolpa (con le dovute correzioni ortografiche, perché c'è anche questa aggravante da considerare). Arriva un SMS da un numero sconosciuto: "Ciao! Tutto confermato per domani: ti aspetto alle 10". Considerando che l'indomani alle 10 non avevo prenotato alcuna seduta dal chiromante né tanto meno avevo appuntamento con George per un Nespresso sotto casa, è chiaro l'errore d'invio, quindi non rispondo. Poco dopo, messaggio su WhatsApp: "Però sono capitato bene: almeno non ho trovato un orso!" Mostro finta cordialità rispondendo laconicamente con l'emoticon dell'orso e lui: "Che vuol dire? Che sono il tuo orsacchiotto?" Io: "Persino il WWF aprirebbe una raccolta fondi per abbatterti". D'accordo, non sono dotata del tatto misericordioso di Madre Teresa, ma fate un po' voi.
Considerato che non viviamo a Manhattan, Samantha adorata, fai in fretta tu a sostenere che "se sei single il mondo è il tuo buffet personale". Mi sa che iniziamo la dieta: la prova costume si avvicina.